
Tirano da scoprire: cosa non puoi perderti
Sto percorrendo la Strada Statale 38 in macchina quando, ad un tratto, una Basilica incorniciata da imponenti montagne spunta davanti a me. Lasciata la Basilica sulla sinistra, inizia un lungo viale alberato con case e negozi che vi si affacciano. Alla fine della lunga via attraverso un ponte sul fiume Adda, trovo una piazza e parcheggio la macchina. Ad ogni lato si diramano strade acciottolate che portano nel cuore antico del paese di Tirano: un paese tutto da scoprire, ricco di storia e circondato dalle montagne valtellinesi, importante crocevia che collega tra loro Italia e Svizzera.
Tirano è tutta da scoprire perché non è solo un crocevia geografico e culturale tra Italia e Svizzera, ma offre tante esperienze culturali, enogastronomiche e naturalistiche. Dal 2008 Tirano è Città Slow e dal 2010 Città del Vino. Sorge sul fiume Adda ed è il punto di partenza del suggestivo percorso fatto dal Trenino Rosso del Bernina, Patrimonio UNESCO.
Tirano è il luogo dove per anni ho preso il treno che mi ha portata a scuola prima e in università poi, il luogo dove ho lavorato. Scrivo questo articolo da “local advisor” per raccontarti una Tirano tutta da scoprire e fartene innamorare. Sei pront* a viaggiare con me? Immergiti in questa lettura e partiamo.

Santa Perpetua e la Basilica della Madonna di Tirano
Non si può capire la storia di Tirano senza partire da quella del complesso di Santa Perpetua: una chiesetta medievale che sorge su un balcone naturale, in posizione panoramica sulla città, con annesso uno xenodochio gestito da monaci, cioè un ostello per viandanti e pellegrini, di cui oggi rimangono solo dei resti. Ci troviamo sull’antica via del Bernina, percorsa da molte persone. Santa Perpetua si affaccia proprio sulla piazza della Basilica della Madonna di Tirano.

La Basilica di Madonna di Tirano si mostra già mentre si arriva dalla Strada Statale 38 incorniciata dalle montagne. Si trova proprio sulla strada che collega Tirano al confine con la Svizzera e sorge nel luogo dove, secondo la tradizione, avvenne l’Apparizione della Madonna il 29 settembre 1504. La leggenda narra che, all’alba di quel giorno, la Madonna apparve al nobile tiranese Mario Omodei e gli disse di costruire un Santuario in suo onore proprio in quel punto con la promessa di far cessare la peste. La costruzione iniziò nel 1505; si tratta di un edificio rinascimentale a tre navate e a croce latina. All’interno è possibile ammirare diverse sculture ed un grande organo ad opera di Giuseppe Bulgarini e Salmoiraghi.

Tirano storica: la cinta muraria e Palazzo Salis
Tirano ha sempre avuto un’importanza strategica nel corso della storia grazie alla sua posizione e le sue vie d’accesso ai valichi alpini e prealpini. Nel XV secolo Ludovico il Moro, Duca di Milano, decise di fortificare la città di Tirano per difenderla contro la minaccia dei Grigioni svizzeri. In passato, accedere alla città era possibile attraverso tre ingressi: Porta Milanese (rivolta verso Milano), Porta Bormina (rivolta verso Bormio) e Porta Poschiavina (rivolta verso Poschiavo e la via del Bernina, dà su un ponte che attraversa il fiume). Dell’antica cinta muraria tiranese rimangono oggi i resti delle tre porte e il Castello di Santa Maria, chiamato “Castellaccio”, uno dei punti panoramici più suggestivi sulla città.


Agli inizi del 1600 venne costruito a Tirano il Palazzo Salis, così chiamato perché di proprietà dei Conti Sertoli Salis. All’interno del palazzo è stato allestito un circolo museale che comprende 10 sale affrescate e un suggestivo giardino “all’italiana”.
Per maggiori informazioni e per prenotare basta andare sul sito ufficiale cliccando qui.

MET (Museo Etnografico Tiranese)
Proprio a lato della Basilica di Madonna di Tirano c’è un museo etnografico che documenta e studia la civiltà contadina e montanara valtellinese. Il MET (Museo Etnografico Tiranese) è nato nel 1973 grazie ad un’associazione giovanile locale. Tra le altre cose, al suo interno si trovano testimonianze delle attività contadine, della vita domestica, documenti su commercio, caccia e pesca, attrezzi di diversi mestieri antichi, una stanza della tessitura e un vecchio torchio vinario.

Tirano Liberty e nobiliare
La città offre diverse meraviglie in stile Liberty, che si possono ammirare su Viale Italia, nelle piazze della Stazione e Marinoni e sul Lungo Adda. In altre zone invece è possibile ammirare esempi di arte, nobiltà e cultura. Oltre a Palazzo Salis, si possono ammirare la Casa Museo d’Oro Lambertenghi, Palazzo Merizzi, Palazzo Marinoni, Palazzo e Torre Torelli e tanti altri edifici.

Un concerto di chiese
Partendo dalla medievale chiesa di Santa Perpetua e passando per la rinascimentale Basilica di Madonna di Tirano, troviamo anche tante altre chiese a Tirano che si sposano perfettamente con il paesaggio che le circonda. Tra le altre, sorge la Collegiata di San Martino, con interni barocchi e un campanile in stile romanico.

..e tanto altro
Come hai potuto intuire, Tirano è piena di meraviglie tutte da scoprire e ammirare: qui non mancano storia e cultura e il tutto è incorniciato dallo spettacolo delle montagne. Continua a seguirmi e a leggere i miei articoli per scoprire di più su Tirano, la Valtellina e tante altre destinazioni.
Vuoi sapere quali sono i piatti tipici da provare assolutamente quando andrai a Tirano? Allora ti consiglio di leggere il mio articolo “10 piatti tipici da non perdere in Valtellina“!
Lascio la parola a te! Sei mai stat* a Tirano o ti piacerebbe andarci? Ti aspetto nei commenti 🙂
2 Comments
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arybianca
Pensa che anche io mi sono ben informata e tante cose le ho imparate proprio grazie a questo articolo 😍
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Chiara Ghilotti
Ciao Ari…abito a due passi…eppure quante cose non sapevo!! Bellissimo articolo . Complimenti!!
Chiara